PARLIAMO DEL GIAPPONE (seconda parte)
L’ANTICA CAPITALE: NARA
Costruita nel 710 secolo il modello della città cinesi divenne così il cuore di questa regione e ancora oggi è caratterizzata dalla presenza di templi.
Il complesso di Todai-ji, vanta un grande salone di legno il, in cui ospitava una grande statua del Buddha. E anche il luogo in cui si celebra, una delle feste buddhiste più antiche del Giappone.
Il tempio sorge all’interno del parco Nara, un enorme riserva naturale che si estende fino ai piedi delle colline, animato da una numerosa popolazione i cervi, animali considerati i messaggini degli dei.
Questo tempio presenta un originale tetto con doppie corna dorate, abbellimento del XVIII secolo.
Ogni anno nelle prime due settimane di marzo, centinaia di torce vengono accese dando vita a spettacolari giochi di luce creando atmosfera mistica e spirituale, la festa si svolge all’insegna di tradizioni e rituali che annunciano l’imminente primavera, esse illuminano il cammino dei monaci che si recano presso la sala dove si tengono i rituali buddisti e, una volta raggiunta la meta, le stesse torce vengono agitate nel cortile del tempio per annunciare a tutti che il percorso è stato compiuto. Le lanterne vengono accese soltanto due volte l’anno, in occasione delle festività di Setsubon e Obon.
La cerimonia del lancio dei fagioli si festeggia il 3 febbraio e si svolge con visite ai templi per pregare e chiedere la buona sorte, in questa occasione i fagioli vengono cotti e mangiati in ottemperanza a un rituale bene augurale.
OBON, IN RICORDO DEI MORTI
É una ricorrenza che si festeggia in quasi tutto il Giappone tra il 13/15 agosto, si svolge con una serie di celebrazioni in onore dei defunti, le cui anime, secondo la tradizione, ritornano in quei giorni per unirsi ai propri cari.
In vista del ricongiungimento con gli antenati che, secondo la tradizione, si mettono in viaggio il primo giorno di agosto per raggiungere le loro dimore terrene, le case vengono pulite a fondo e decorate con piante, frutta e incensi sacri. In seguito vengono accesi i fuochi, fiaccole e candele lungo le strade e i sentieri.
Sono i mukaebi, fuochi di benvenuto che devono guidare le anime dei defunti a trovare la strada di casa. Il 15 agosto, giorno dell’Obon vero e proprio, le famiglie si recano al cimitero recitando per pregare per i Defunti, poi tutti si riuniscono a tavola per offrire cibo e bevande agli antenati. Al termine di questa cerimonia lungo le strade vengono riaccese le lanterne, che a quel punto diventano fuochi di accompagnamento verso l’aldilà e prendono il nome di okuribi. Per facilitare il ritorno, le lanterne vengono anche poste a galleggiare sui corsi d’acqua creando uno spettacolo di grande suggestione: questa usanza prende il nome di Toronagashi.
BAIA DI OSAKA
Osaka il cuore del Giappone più tradizionale e autentico sorge alla foce di due fiumi, Yodo e Yamato, e non è tanto famosa per i siti storici e la vocazione culturale, quanto per il fatto di essere un importante centro commerciale e capitale della buona tavola. Nel nucleo nevralgico della città, si possono ammirare alcune delle più straordinarie attrazioni del Giappone moderno, tra cui la più alta ruota panoramica del paese del sol levante è uno dei più grandi acqua del mondo.
Il maggior motivo di vanto di questo quartiere e l’universo al studios Japan, il primo parco universale realizzato al di fuori degli Stati Uniti, si tratta di un parco tematico sul mondo del cinema hollywoodiano dove, tra giostre e montagne russe, si può assistere a show che ripropongono le tipiche ambientazioni da alcuni dei colossal e film Fantasy di maggior successo.
Il villaggio sul porto di Osaka dove si trovano la ruota panoramica, l'acquario
e il Tempozan Marketplace.
Altro monumento simbolo della città è il castello di Osaka, ricostruito rispetto all'originale risalente al XVI secolo, l'epoca in cui il Giappone era insanguinato dalle guerre tra feudatari.
LE PIETANZE PRELIBATE DI OSAKA
Raffinati piatti della cucina giapponese si gustano a Minami, una vasta area a sud di Osaka. In particolare lungo la strada chiamata Dotonbori, immersi in un'atmosfera resa caratteristica da decine di insegne colorate, si possono gustare udon, okonomiyaki, sushi, takoyaki, e molti altri cibi tradizionali nella loro più squisita preparazione, il fugu, il pesce palla tanto temuto per le tossine letali presenti nel suo organismo, quanto amato come deliziosa pietanza.
Vi ringrazio per aver letto il mio blog e spero vi piaccia questo nuovo format perché adoro il Giappone e volevo condividerlo con voi.
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